Sei stato vittima di una truffa on line?

INTESA SP: Autorizzato accesso da cellulare non certificato. Se non sei tu, disconosci subito qui: https://……”

BANCO BPM: Gentile cliente, è stata richiesta una spesa per € 1490, se non è lei seguire il link https://……”

Se hai cliccato il link e inserito i tuoi dati di accesso all’home banking molto probabilmente sei stato truffato. 

Contatta immediatamente il tuo istituto di credito e chiedi il blocco e il disconoscimento dell’operazione.

In ogni caso recati presso il Comando di Polizia Postale più vicino per denunciare la truffa on line prima che sia troppo tardi.

Un intervento tempestivo può permettere agli investigatori di identificare i responsabili della truffa on line e bloccare le operazioni bancarie prima che i fondi vengono trasferiti su conti correnti esteri, rendendo di fatto impossibile recuperare i soldi.

I cyber criminali sfruttano tecniche sempre più sofisticate come lo “smishing” (invio di sms apparentemente veri), il “vishing” (invio di messaggi vocali o di chiamate modificate attraverso la tecnica del deep fake) e artifici di ingegneria sociale che fanno presa sull’emotività della vittima e sul senso di urgenza. Inducendola a fornire informazioni sensibili e consentendo ai truffatori di trasferire il denaro depositato sui conti correnti in pochi secondi.

Sicuramente è necessaria più prudenza e consapevolezza. La verifica dell’autenticità dei siti web e delle comunicazioni bancarie è consigliabile tanto quanto l’utilizzo di password complesse. 

L’aggiornamento regolare del sistema operativo e l’utilizzo di software antivirus e filtri anti-spam può proteggere i propri dispositivi ma non l’imprudenza generata da un raggiro che sfrutta le debolezze umane.

L’errore umano è, ancora oggi, la prima causa delle truffe on line!

E su tale aspetto si gioca l’esito della condotta delittuosa. La “responsabilità” della vittima genera infatti frustrazione e, purtroppo, anche un fastidioso senso di colpa che spesso impedisce alla persona frodata di attivarsi per tempo. 

È invece necessario agire prontamente e denunciare il raggiro!!!

L’azione penale non consente infatti solo l’avvio delle indagini e, se possibile, il sequestro preventivo delle somme frodate, ma anche l’individuazione dei colpevoli che saranno tenuti a restituire il denaro rubato e a risarcire i danni.

Presentare una denuncia querela completa è fondamentale!

Occorre allegare tutta la documentazione utile ad indirizzare correttamente, sin dall’inizio, le indagini. Il “fattore tempo” è l’unica arma che abbiamo a disposizione per non perdere i soldi frodati.

Inoltre, al fine di conoscere e tenere monitorato l’esito del procedimento penale non dimentichiamoci di chiedere di essere avvisati in caso di archiviazione. Diversamente nemmeno verremmo avvertiti qualora gli inquirenti non riuscissero ad individuare i responsabili della truffa on line.

Qualora i colpevoli fossero invece individuati, potremo costituirci parte civile nel procedimento penale e chiedere il risarcimento dei danni subiti.

Scrivimi qui per scoprire come difenderti in giudizio da una truffa on line

Si precisa che le consulenze non vengono rese gratuitamente ma solo dopo accettazione di preventivo scritto che verrà inviato previa descrizione del caso sottoposto