Chi ruba immagini e dati di altri soggetti per creare un profilo social falso commette il reato di sostituzione di persona.
In queste situazioni l’esigenza primaria della vittima è quella di far cancellare l’account e non permettere a chi l’ha creato di spacciarsi per lei.
La prima azione da svolgere, previa cristallizzazione della prova mediante opportuni protocolli digitali, è quindi quella di segnalare al social network la presenza di un account falso.
Se la piattaforma non dovesse accogliere la segnalazione non resta che diffidarla formalmente con l’invio di una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. La prova delle ricezione della diffida è funzionale a costituire in mora il social network che potrebbe, nell’ipotesi in cui non si attivi, essere ritenuto civilmente responsabile ai sensi della normativa sul commercio elettronico.
Per per non incorrere in tale rischio la piattaforma, di fronte ad una lettera di messa in mora opportunamente argomentata e documentata, provvede a cancellare il profilo fake.
Contestualmente alla richiesta di eliminazione dell’account falso sarebbe opportuno presentare denuncia querela per sostituzione di persona.
Stante la poca collaborazione dei social network il procedimento penale verrà probabilmente archiviato per impossibilità di individuare il responsabile.
Nonostante ciò la persona offesa avrà comunque ottenuto un risultato importante che le consentirà di respingere ogni accusa per fatti commessi da terzi a suo nome. Così andando a diminuire i costi per la difesa tecnica in un eventuale procedimento penale che fosse avviato nei suoi confronti.
Non sono infatti rari i casi in cui la creazione di profili falsi sia finalizzata alla commissione di altri reati (diffamazione, truffa, etc). In questa situazione la vittima del furto d’identità non ha l’obbligo di denunciare ma, al fine di provare la propria estraneità, dovrà fornire delle evidenze chiare e incontrovertibili alla magistratura che lo sta indagando.
Una denuncia può evitare ab origine l’instaurazione di un inutile e dispendioso procedimento penale.
Per contro, nell’ipotesi in cui il sospetto ricada su un particolare soggetto si potranno effettuare delle indagini difensive volte a identificarlo e ciò al fine di evocarlo in giudizio per ottenere anche il risarcimento dei danni subiti.
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