Durante una relazione sessuale on line sei stato registrato ed ora vieni ricattato?

Le relazioni che iniziano sui social network sono sempre più frequenti. Altrettanto naturale, soprattutto fra i giovani, è utilizzare questo strumento per i primi approcci sessuali. Si inviano foto intime oppure si scambiano effusioni virtuali.

Queste situazioni sono estremamente pericolose perché dietro ad un nick name potrebbero nascondersi malintenzionati o veri e propri delinquenti.

Basta leggere sui forum per rendersi conto di quanto numerose siano le vittime che cadono in questo girone infernale:

“abbiamo deciso di fare sesso on line. Mi ha chiesto di spogliarmi davanti alla webcam. Mentre ero nudo è caduta la conversazione. Poco dopo sono iniziati i ricatti. Se non avessi inviato denaro avrebbero fatto circolare il mio video su tutti i canali social”.

“Ho conosciuto una persona su Instagram. Era molto carina e gentile. Ho inviato delle foto sessualmente esplicite. Ha minacciato di pubblicarla se non avessi fatto altro. Ho scoperto che il profilo era fake e non so proprio come uscirne..”.

Il fenomeno chiamato “sex tortion” può avvenire per i motivi più disparati: per soldi, per libido, per vendetta..

Inutile dire che è sempre meglio prevenire che curare. Adottando la massima prudenza. Soprattutto con persone conosciute solo sui social network e mai incontrate nel mondo reale.

Se, tuttavia, si commette l’errore di fidarsi della persona sbagliata, occorre intervenire tempestivamente.

Se possibile occorre percorrere una duplice strada:

  1. al fine di bloccare la diffusione dei video o delle foto è possibile chiedere l’intervento dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali. È però necessario fornire i file che si pensa possano essere diffusi. Se non si ha copia della registrazione la procedura potrebbe essere inutile.
  2. Non cedere al ricatto e denunciare immediatamente il fatto avanti le autorità competenti. Non importa se non si conosce l’identità della persona che si nasconde dietro al profilo. La Procura e la Polizia Giudiziaria effettueranno le indagini volte alla ricerca del colpevole.

Pensare di evitare la diffusione dei contenuti sessuali assecondando la condotta illecita può essere molto pericoloso. Il rischio è quella di finire in un vortice di ricatti sempre più pregiuzievoli.

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